Anche l’Autorità per la Protezione dei Dati italiana dichiara che l’utilizzo di Google Analytics, da parte dei siti web italiani, viola la normativa sulla protezione dei dati personali, confermando le precedenti conclusioni delle authority austriaca e francese,
Il trasferimento di vari dati personali, raccolti durante il funzionamento del plug-in di Google Analytics, verso gli Stati Uniti, determina un vulnus rispetto al livello adeguato di tutela richiesto e garantito dal GDPR.
Un importante cambiamento nell’approccio allo specifico ambito, da parte del Garante, riguarda la configurazione del plug-in in modalità anonimizzante; viene evidenziato che tale impostazione “consiste di fatto in una pseudonimizzazione” e che questo “non impedisce a Google LLC di re-identificare l’utente medesimo, tenuto conto delle informazioni complessivamente detenute … specialmente qualora l’interessato abbia effettuato l’accesso al proprio profilo Google”.
Valutazione tecnica che da molto tempo rappresentiamo, negli innumerevoli tavoli tecnici ai quali abbiamo partecipato.
Si apre quindi una nuova era, per i gestori dei siti italiani: il dopo Google Analytics.
Lo avevamo anticipato da mesi, adesso è giunto il momento di ripensare a come gestire le statistiche per il futuro.
Come sempre, siamo a disposizione per supportare i titolari nella progettualità ed implementazione di strumenti alternativi.